riabilitazione cardiologica Roma e provincia
SALUTE

Riabilitazione cardiologica a Roma: supporto a 360°

La riabilitazione cardiologica a Roma consiste nell’insieme di interventi necessari per garantire ai pazienti cardiopatici un recupero fisico il più vicino possibile allo stato di salute ottimale e prevede un supporto costante, utile per conservare a lungo una buona condizione di salute. La riabilitazione cardiologica richiede l’intervento di più specialisti non solo dal punto di vista medico, ma anche psicologico, necessita sia di un percorso in palestra, sia di un approccio con il paziente e la famiglia al fine di gestire in modo sereno il nuovo stile di vita.

La necessità di una riabilitazione cardiologica interviene in seguito ad un infarto o ad un intervento cardiochirurgico. Molti pensano che quando il cuore è colpito da patologia è meglio stare a riposo e non eccedere nell’attività fisica, in realtà esso è un muscolo come gli altri e quindi ha bisogno di regolare esercizio per mantenersi in forma e in salute. Tale attività fisica deve essere regolare e seguita da esperti in modo che non vi siano errori, ha lo scopo di aiutare il cuore a pompare il sangue in modo più efficace, a bruciare calorie, perdere peso, ridurre la pressione arteriosa e lo stress, tutti fattori questi che migliorano lo stato di salute dei cardiopatici.

I programmi di riabilitazione cardiologica devono essere personalizzati in base alle caratteristiche del paziente, ecco perché occorre l’aiuto di uno specialista, o meglio di un’équipe di specialisti che comprenda il cardiologo, il fisioterapista ed in alcuni casi aiuto psicologico e la presenza di un geriatra. La prima fase viene eseguita già in ospedale, con il paziente ancora ricoverato, facendo fare i primi movimenti che devono essere di lieve entità e devono guidarlo anche semplicemente alle manovre di igiene personale come radersi. Dopo questo primo approccio, che può iniziare anche dopo 24 -48 ore dall’infarto o dall’intervento, si può procedere con gli esercizi di tipo passivo. Si tratta di esercizi di flesso estensione degli arti superiori ed inferiori, questi sono molto utilizzati soprattutto nei pazienti molto anziani e quando vi sono cateteri. Permettono di recuperare il tono muscolare, abbreviano i tempi di recupero e quindi il reinserimento in famiglia.

Si passa quindi ad esercizi attivi, ovvero si aiuta il paziente a rimettersi in piedi e iniziare a camminare, per tratti dapprima brevi e in seguito più lunghi. Solo dopo un primo periodo di camminata in piano, si può iniziare anche con le scale. Prevista anche la ginnastica attiva a letto.

La riabilitazione cardiologica, dopo la prima fase in ospedale, può proseguire in base alle necessità anche in day hospital o in regime ambulatoriale. Questa è la tecnica generale di riabilitazione cardiologica, ma in alcuni casi essa risulta più complessa, ad esempio, nel caso in cui vi è stato un intervento con sternotomia, cioè con l’apertura dello sterno, come nel caso di sostituzione valvolare, l’approccio è diverso. In questo caso, viene compromessa anche la funzione respiratoria e quindi occorre effettuare degli esercizi respiratori. In questa tipologia di intervento viene stressata la gabbia toracica e la colonna vertebrale e per questo è necessaria anche una riabilitazione posturale.

Dal punto di vista psicologico, invece, il paziente deve essere aiutato ad affrontare il nuovo stile di vita che deve prevedere una dieta e movimento regolare, con la possibilità che cambino anche le abitudini di lavoro.

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